Brevi video di introduzione alla psicoanalisi

L'Audiovisual Group of the Institute of Psychoanalysis di Londra (British Psycho-Analytical Society) ha prodotto con i fondi di una borsda di studio dell'IPA alcuni brevi films sulla psicoanalisi. Questi film sono disponibili nella seguente pagina web:

http://www.psychoanalysis.org.uk/audiovisual.htm

Il gruppo di lavoro è attualmente all'opera per produrre prodotto di maggiore durata che includono interviste ad analisti esperti. Tutti i film sono disponibili anche in DVD e possono essere acquistati colegandosi al seguente indirizzo:

http://www.beyondthecouch.org.uk/

Il sogno

VOLUME TERZO OSF
L'interpretazione dei sogni (1899)
Freud durante la sua vita pubblica 8 edizioni di questo libro, la prima nel 1899 e la seconda nel 1909: dieci anni dopo. Gli editori raramente accettano di fare una nuova edizione di un libro prima che si sia esaurita la vendita della edizione precedente e raramente accettano di fare uan riedizione rivista, in quando il cambiare anche una sola parola determina cambiamenti di pagine e conseguentemente numerosi costi. Sono dunque trascorsi 9 anni perché l'accoglienza di questo libro non è stata trionfale inizialmente, solo dopo che F. aveva pubblicato numerosi libri ed era divenuto più famoso è riuscito a pubblicare una nuova edizione dell'interpretazione dei sogni (Tra gli altri: Psicopatologia della vita quotidiana -1901; Frammento di un'analisi d'isteria (Caso clinico di Dora) - 1901; Tre saggi sulla teoria sessuale - 1905; Il motto di spirito e la sua relazione con l'inconscio -1905; Le mie opinioni sul ruolo della sessualità nell'eziologia delle nevrosi - 1905; Il delirio ed i sogni della Gradiva -1906; il poeta e la fantasia - 1907; carattere ed erotismo anale - 1908; Teorie sessuali dei bambini - 1908; Analisi della fobia di un bambino di cinque anni (caso clinico del piccolo Hans) - 1908).
L'interpretazione dei sogni è per molti il libro del secolo, anche dal punto di vista letterario oltre che dal punto di vista della psicoanalisi. Quesya opera segna un cambio di paradigma, in quanto il principio base dell'interpretazione die sogni è che il sognare ha un significato, contrariamente a quanto genericamente si riteneva prima.
Freud stesso ha considerato questa sua opera fino alla sua morte la sua opera più importante. 
L'interpretazine dei sogni è nata come uno dei primi risultati dell'utilizzo delle libere associazioni rispetto all'utilizzo dell'ipnosi. La libera associazione dimostra che esiste una rete di collegamenti che funziona costantemente nel sogno e nella veglia, è una specie di rete arborescente che si prolunga all'infinito. Solo 30 anni dopo la prima edizione Freud dirà che è possibile sbagliare l'interpretazione dei sogni, ed è possibile pensare che ci sono più interpretazioni possibili. Se immaginiamo una superficie e pensiamo di fare scorrere una biglia questa può prendere diferenti percorsi. Lo stesso accade nelle libere associazioni, seguendo le quali si percorre una via possibile, un percorso che si costruisce al tempo stesso che si associa ma che è uno solo dei possibili tra analista e paziente. Bion ha parlato del fato che l'analista ad un certo punto ascoltando il paziente individua un selected fact, un elemento che verrà privilegieto e che orienterà l'interpretazione. Altri autori scrissero un lavoro intitolato "selected fact or overvaluated idea?", infatti è possibile che sia l'analista a sbagliarsi dando eccessiva importanza ad un'idea. L'apparato psichico funzionando per associazioni costruisce un percorso e questo percorso va esplorato dall'analista e dal paziente quando il paziente racconta il sogno. La tecnica interpretativa di Freud inizia con la richiesta esplicita di associazioni al paziente su ognuno degli elementi del sogno raccontato. Attualmente non si lavora più così, vistto che il lavoro è sostenuto dalla teoria del transfert e del controtransfert, anche se i principi di base sono i medesimi. Quando  Freud dice che ha potuto esplorare il significato del sogno tramite le sue innovazioni tecniche dice qualcosa di importante anche dal punto di vista epistemologico, in qanto testimonia come la teoria derivi dalla esperienza clinica e dunque dalla tecnica. F. disse che il libro fu finito nei suoi elementi essenziali nel 1896, tre anni prima della pubblicazione. Ci si può domandare come mai F. ha aspettato tre anni: l'autoanalisi era in corso. Molti dei sogni presentati da Freud sono suoi inizialmente. E' interessante notare come Freud non alcuna pietà di se stesso nessuna remora a mostrare i suoi pensieri, anche quando parla di un suo sogno dove esprime il desiderio che il figlio morisse in guerra per motivi di invidia sulla sua giovinezza, setimento difficile da ammetere per un padre che ama molto il proprio figlio. Per certi versi l'interpretazione dei sogni può esere letta come una sorta di autobiografia. Freud nel periodo della stesura corrispondeva con Fliss, Freud aveva bisogno di un interlocutore ed era quaesta una cosa essenziale, quasi impossibile fare un autoanalisi senza un qualche tipo di riscontro. Al tempo stesso Fliss diviene però perseutorio per Freud, e Freud stesso faceva fatica a separarsi da lui almeno fino al termine della sua autoanalisi.
In ogni sogno è come se si aprisse un collegamento, l'ombelico, con lo sconosciuto, che può o meno essere esplorato. Ciò apre un secondo problema tecnico, non bisogna forzare la mano nell'interpretazione con il paziente, questo va consierato insieme al consiglio tecnico sulle associazioni. Fino a dove è utile chiedere associazioni. I pazienti certamente si educano "tramite" l'analisi, imparano più o meno consapevolmente cosa interessa all'analista. L'analista magari identifica qualche elemento importante e su qyello chiede qualche associazione, a questo punto l'analista deve decidre se andare avanti o, tenendo conto del transfert e del controtransfert, dle contesto della situazione, tenendo conto di quello che Klein chiamava punto di urgenza, deve insomma decidere se chiedere ulteriori associazioni o se interpretare o se fare interpretazioni intermedie, che sono quelle che aiutano ad ssociare ulteriormente. E' indubbio comunque che nessun sogno può essere interpretato fino in fondo. (Se si considera la lettera 52 a Fliss, Freud dice che ci son differenti tipi di trascrizioni, ci sono trascrizioni che non hanno un interpretabile, mentre le sucessive trascrizioni sono sempre più sofisticate e ricche di elementi simbolici). Ci sono però nei sogni elementi paritoclarmente intensi o misteriosi, bizzarri, oppure particolarmente reali nela percezione del paziente, elementi che si cerca di capire ma che non si riesce a capire, anche questi possono essere definiti "l'ombelico".del sogno, e devono essere approfonditi chiedendo associazioni. Gli analisti kleiniani e quelli winnicottiani hanno sottolineato sopratutto l'aspetto simbolico del sogno, piuttosto che le associazioni del paziente. Questi analisti affermano che anche le affermazioni precedenti alla esposizione del sogno vanno considerate associazioni, ciò è certamente vero in senso lato tutto è associazione a tutto, ma Freud non lavorava così e riteneve associazione libera al sogno il materiale seguente. Se si interpreta solo mediante gli aspetti simbolici si rischia di ingabbiare il paziente impedendogli di associare liberamente.
La ego psichology aferma che tutto è formazione di compromesso, dunque tutte le frasi del paziente comprendono sia difesa che pulsione, dunque anche frasi difensive del paziente hanno diritto di poter essere considerate libere associazioni. La tecnica psicoanalitica per Racker è come la torta viennese: prima c'è la cioccolata, poi la milefoglie, poi la crema ecc.. così l'interpretazione doveva iniziare per Racker , comeper la ego psichology, con l'interpretazione della difesa, solo così il paziente poteva progredire. verso la conoscenza dell'elemento dal quale cercava di difendersi e che cercava di emergere. Operazione opposta a quella della Klein che cortocircuitava la difesa e cominciava, basandsi sull'idea che l'elemento essenziale era l'angoscia, con l'interpretazione della fantasia inconscia che poteva occuparsi o meno con l'interpretazione della difesa. Ora le carte di sono un po' mescolate e i kleiniani non lavorano più così e nemmeno gli egopsichologist. Freud nel passare degli anni ha cambiato il modo di interpretare i sogni. Inizialmente i sogni che presenta nell'opera sono peraltro solo i suoi, solo successivamente include nel'opera sogni di pazienti e sogni che altri colleghi gli segnalano. Freud non si fermerà mai più un'ora nell'interpretazione dei sogni, ed affermerà che quello che conta è qyello che accade nella seduta e non il sogno: il sogno è una via di accesso.
E' necessario spiegare al paziente cosa ci aspettiamo da lui e lui cosa si deve aspettare da noi, se non gli diciamo per esempio io ogni tanto parlerò il paziente ha diritto di aspettarsi anche che noi taceremo sempre o viceversa che parleremo solo noi.
Freud quando pubblica la prima edizione del libro ne riceve una hard copy con copertina rigida, Flissi invece la riceve in carta. I libri una volta erano semplicemente in carta e poi ognuno si occupava di rilegarsi i propri, come è possibil evedere nei castelli dove è posibile osservare che ognuno poteva avera il suo gusto nel rilegare o anche il desiderio di rilegarli tutti con lo stesso cuoio in un certo qual modo.
Freud afferma che non solo i sogni hanno un significato ma anche che sono soddisfacilento di un desiderio rimosso, successivamente aggiungerà un tentativo di soddisfacimento di un desiderio.
Le seconda edizione fu pubblicata nel 1909. E' utile mettere in relazione l'epoca della pubblicazione con le opere che Freud stava pubblicando nelle varie epoche, questo aiuta a capire i cambiamenti che Freud ha operato nel tempo. La seconda edizione va messa in relazione con le minute delle riunioni della società psicoanalitica viennese (pubblicati in italiano dalla Boringhieri). Erano riunioni che venivano effettuate il mercoledì sera dove ognuno portava quello che stava facendo, naturalmente in quel periodo c'era una rande attività rispetto all'interpretazione dei sogni. Così mentre la prima edizione era un opera dei singolo e la fonte di ispirazioe era lo scambio di lettere con Fliss. In questa edizione Freud ha ascolto e ha un pubblico, è stata creata una società, ci sono le riunioni e i colleghi raccontano i sogni dei loro pazienti a Freud.
Le pubblicazioni sono state efettuate in questi anni: 1900, 1909, 1911, 1914, 1919, 1921, 1922, 1930.
Freud dice che questo libro ha un significato soggettivo perticolare per il fatto che coincide con una parte della sua autoanalisi, della sua reazione ala morte della sua analisi. Freud riconosce esplicitamente nel 1909, nella secodna edizione, che di fatto questo libro è una sorta di autobiografia che viene fatta attraverso l'interpretazione dei suoi sogni collegati ovviamente alla sua vita. Non si può dire più che Freud prosegua la sua ricerca in isolamento, sucessivamente Freud si lamenterà nell'edizione dle '30 e nelle l"ezioni di psicoanalisi" del fatto che c'è un certo disinteresse per i sogni, gli analisti non scrivevano più tanto riguardo ai sogni come facevano prima. In questo periodo Freud ha scritto psicopatologia della vita quotidiana, lo studio sulla gradiva, i tre saggi sula sessualità.. Freud è così in condizione di aggiungere verso la fine dell'edizione del 1909 la famosa frase: " l'interpretazione dei sogni è la via regia per l'interpretazione dell'attività dell'inconscio".
Nella terza edizione del 1011 Freud fa revisioni teoriche ed aperture ai colleghi. Sopratutto nel capitolo 5 e 6 Freud comincia a fare riferimento a lavori di altri colleghi. Nel 1899 la sua teoria sulla sessualità non esisteva ancora, e l'analisi delle forme più complicate di psiconevrosi era ancora all'inizio, è avenuto il passaggio dalla teoria traumatologica alla teoria della fantasia. Freud menziona esplicitamente questi progressi. La terza edizione include anche un'altra scoperta effettuata da Freud, che non esisteva nella prima e secoda edizione, che è la teoria dei simboli. Inizierà a lavorare in sintonia con alcuni colleghi rispetto all'estendere la teoria dle simbolismo al mito ed al passato storico dell'umanità. La teoria del simblismo è probabilmente oggi la parte più debole della teoria di Freud del sogno. L'ingresso delle teorie strutturaliste negli anni '60 dimostreranno che in realtà questa universalità del simbolismo corrisponde al processo logico più che al mito. Il mito è una soluzione logica ad un problema, il mito può avere varianti strutturali ma è la risoluzione ad un problema . Per esempio il mito di edipo è la rosiluzione del problema dle passaggio dal due al tre.,ell'inclusione dle terzo Freud dice che gli organi genitali maschili sono rapresentati da oggetti puntuti (ombrello, coltello, serpente..), qual'è il processo che lega questa possibilità di simbolismo? Probabilmente un processo logico abastanza banale che è l'analogia tra l'organo genitale maschile e gli oggetit puntuti, come quelo tra gli organi genitali femminili ed i contenitori. Un simbolo genitale maschile è lo Zeppeling, solo che ora non esiste più. Quello che sicuramente è importante è la funzione simbolica della mente, ma non tanto il singolo simbolo. Comunque in questa edizione al simbolismo viene dato un nuovo risalto. Jung critica a Freud che il libro inizia a divenire caotico, l'aggiunta di materiale di altri autori e le numerose agiunte rende la scrittura sempre più complicata e meno chiara. Questo libro nella sua edizione finale appare non scritto tanto bene rispetto ad altri di Freud, lo dice lui stesso nel 1930, dice: "io che sono un amante dell forma e della bellezza devo rimproverarmi perchè rilegendo l'interpretazione dei sogni devo dire che non è scritto tanto bene".
Freud non ha mai aggiornato altri testi, questo acade solo con questo libro.
Nel 1914 viene pubblicata la quarta edizione che risulta esere una sorta si ristrutturazione, Freud si imbarca in un tentativo di una fondamentale ristrutturazione sopratutto dei capitoli 5 e 6, aggiunge poi un lavoro di Otto Rank, con il quale sucessivamente litigherà e toglierà tale aggiunta. In questa edizione viene incluso il nuovo concetto di "realtà psichica" come opposta alla realtà materiale, ciò è fondamentale dal punto di vista teorico. A questo proposito è necesario tenere presente che scoppia la guerra, ma soprattutto che Freud sta scrivendo la metapsicologia (della quale conosciuamo solo una parte perché l'altra è stata distrutta dallo stesso Freud). Per fortuna è stato conservato il lavoro che si intitola "la visione d'insieme delle nevrosi da difesa", che si conservava in una panca di Ferenczi. Non è indiferente pensare che è il periodo della prima giuerra mondiale se pensiamo che Freud dopo la prima guerra mondiala ha scritto un lavoro sublime anche dal punto di vista letterario: "La caducità", che è la conversazione con un poeta, Freud porta riflesisoni sulla prima  guerra modiali e pora riflessioni sull'uomo e sulla civilità, dove dic eche ci eravamo illusi che questo non sarebbe mai stato possibile mente in realtà la colpa è nostra , l'uomo non è quello che vorremmo ma è quello che è e quello che è è quelo che si vede nella guerra. Nella metapsicologia sta sviluppando i concetti di principio di piacere e principio di realtà, tra quella che è la realtà psichica interna e quella esterna , tra quello che vorremmo e quello che è.  Se pensiamo a come si struttura una teoria, questa si sviluppa a partire da moti interni, esterni, da idee originali, da esperienze cliniche.. Freud non sarebbe Freud se non fosse vissuto in quella specifica situazione.. Al tempo stesso appaiono versioni più definitive rispetto al significato della parola inconscio.
Nel 1919 arriva la successiva edizione dell'interpretazione dei sogni, edizione influenzata dalla guerra mondiale. Freud da una parte ha lavorato in questo periodo di guerra sui concetti metapsicologici, ha allargato la sua concezione e le sue idee a quello che ha a che fare con l'uomo primitivo e l'aggressività, ma da bon analisya esplora nella sua autoanalisi esplora la sua di agressività e la mette in relaizone con il proprio edipo, così mentre riflette sulle sue preoccupazioni per il figlio che non torna dalla guerra si accoge che anche desiderava che suo figlio non tornasse dalla guerra per invidie legate alla gioventù del figlio. La seconda guerra mondiale fu un orrore e l portò a riflessioni rispetto al fatto che si pensava che certe cose non potevano succedere a noi occidentali orgogliosi della nostra cultura, ma si accorge che queste cose barbare erano le stesse cose che ritrovava in se stesso nella sua autoanalisi effettuata tramite i sogni. Tutte le sue scoperte teoriche hanno a che fare infatit sempr eocn la sua pratica clinica. Questa edizione serve anche ad introdurre nuovi scritti, compaiono dati che saranno utilizzati nel'Io e l'Es, per esempio. Nel 16 e nel 17 vengono pubblicate le lezioni sulla psicoanalisi, che influenzano indirettamente anche questo libro. 
A quest'epoca F. inizia a pensare che forse questo libro ha fatot il su otempo e che non è utile continaure ad aggiungere e togliere, ma non sarà così. In realtà Freud incomincerà a riappropriarsi nella successiva edizione del 25 del libro cercando di restituirgli la sua forma primitiva. Comincia così un procesos di snellimento.  E' stato pubblicato al di là del principio dle piacere e l'Io e l'Es, l'ano successivo verrà pubblicata la nuova teoria sull'angoscia e nel '23 F. scopre il proprio cancro e pasa così dala distruzione della guerra alla distruzione di se stesso. Il fumo ha avuto un significato simbolico fortissimo per Freud, non poteva scrivere senza fumare, ha avto una nevrosi cardiaca er il fumo, diremmo ora una cardiopatia, ha avuto un cancro per il fumo, ma non poteva rinuncuare a fumare e non smette. Scrive ripetutamente sul suo bisogno di fumare e sulla sua impossibilità di lavorare senza fumare. Freud subì numerosi interventi con molto dolore e molte difficoltà, viste le capacità chirurgiche del'epoca. In questa edizion c'è anche una rpesentazione differente e il libro viene separato in due volumi, ha rotto con Ranck eliminando la sua parte insiemne ad altre. Comincia anche a aprlare di cose di cui non aveva parlato come delle parole primitive. Freud era interesato a scoprire se le parole primitive avevano significati più estesi rispetto alle parole moderne. Nel '25 Freud aggiunge un capitolo di supplemento una intitolata i limiti dell'interpretabilità, fin dove l'interpretazione può essere portata, la responsabilità mortle sull'interprtazione dei sogni. Freud diceva che i sogni premonitori non eisstevano, riepstto alla telepatia gli piaceva sperare che esistesse. Jhons che era un anglosassone razionale disse di togliere queste cose dl libro, poiché in quanto poco scientifiche quando qesto libro fosse arrivato in America gli anericani non avrebber apprezzato.
Nel 1930 avviene l'ultima revisione e il gesto dell'arrivederci di Freud. 
Nessun altra opera freudiana ha avuto così tante riedizioni.








VOLUME QUARTO OSF
Il sogno (1900)
Nei mesi successivi alla pubblicazione della Interpretazione dei sogni (1899), F. si propone sdi scrivere uan esposizione più succinta e più semplice della dottrina del sogno. 
F. riferisce dei risultati ottenuti mediante l'applicazione del nuovo metodo di indagine psicologica, la psicoanalisi, allo studio dei sogni. Sottolinea analogie della vita onirica con le più diverse condizioni di malatia mentale nella veglia. Le idee fobiche ed ossessive sono estranee alla coscienza normale quanto i sogni alla coscienza vigile.
Il metodo che F. utilizza in quest'epoca del suo lavoro di ricerca allo studio dei sogni è il seguente: scomporre il sogno nei suoi elementi e ricercare per ogni frammento le associazioni che vi si collegano, senza premeditazione acriticamente. Riflettere sul sogno non permette di comprenderlo meglio. F. procede dunque analogamente a quanto farebbe con un malato con una rapresentazione fobica, questi sarebbe infatti stato invitato a rivolgere la sua attenzione sull'idea in questione, "non per almanaccarci sopra, come ha già fatto tante volte, ma per rendersi conto -senza eccezione alcuna - di tutto ciò che gli viene in mente a proposito di quell'idea, comunicandolo al medico" (si noti che la stessa tecnica di Freud si è sauccessivamente raffinata e così ha continuato a fare la psicoanalisi negli anni, ma ricordare gli inizi pionieristici aiuta a comprendere qualcosa che altrimenti rislta difficile da spiegare e capire).
F. contrapone il sogno, quae si presenta nel ricordo, al materiale ad esso corrispondente trovato con l'analisi, e chiama il primo contenuto manifesto, il secondo contenuto latente. Definisce poi come lavoro onirico il processo di trasformazione del contenuto latente in contenuto manifesto. Il corrispettivo di questo lavoro, che opera la trasformazione inversa, è il lavoro di analisi.

Rispetto ai rapporti fra contenuto la tente e contenuto manifesto, i sogni possono essere raggruppati in tre categorie.
In primo luogo possiamo distinguere sogni sensati e intellegibili insieme.
Un secondo gruppo di sogni è costituito dai sogni che sono coerenti in se stessi e hanno un chiaro significato, ma che sorprendono.
Al terzo gruppo appartengono quei sogni ai quali manca nello stesso tempo signifoicato ed intelegibilità, sogni che apaiono incoerenti, confusi e privi di senso.
Nei sogni della prima categoria sebra essere stato risparmiato il lavoro onirico, sembra asservi coincidenza tra contenuto latente e contenuto manifesto. I sogni dei bambini sono di questa categoria, cioé sensati e nient'affatto strani e ci consentono di comprendere come i sogni siano palesi appagamenti di desiderio. F. mostra inoltre come i desideri che si trovano appagati nei sogni siano residui diurni, di regola del giorno prima, e nel pensiero vigile erano dotato di un'intensa tonbalità emotiva.
Anche negli adulti si possono trovare numerosi esempi id tali sogni di tipo infantile: molte persone rispondono regolarmente ad uno stimolo di sete notturno con il sogno di bere, che mira a elminare lo stimolo e a prolungare il sonno. Negli adulti anche questi sogno sono però raramente semplici come quelli dei bambini, celano dietro un dato appagamento di desiderio anche un altro significato.
I sogni mostrano il desiderio comegià appagato e il materiale della raffigurazione consiste prevalentemente - anche se non esclusivamente - in immagini sensoriali er lo più visive. Anche in questo gruppo di sogni non manca dunque del tutto una specie di trasformazione che è lecito definire lavoro onirico: un pensiero formulato nel modo ottativo viene sostutito da una serie di immagini nel tempo presente.
Se si confornta da un lato la lunghezza della stesura dl esogno e dall'altor i pensieri onirici ai quali conduce l'analisi, si osserva come il lavoro onirico abbia compiuto una grandiosa concentrazione o condensazione.
Il alvoro di condensaiozne spiega anche certe componenti del contenuto onirico come le persone composite o miste, devono comunque avere un qualche elemento in comune che emergerà dal lavoro di analisi. Ogni elemento del contenuto onirico è sovradeterminato dal materiale dei pensieori onirici.

Oltre alla condensazione e alla drammatizzazione vi è un terzo fattore in azione nel lavoro onirico: lo spostamento onirico. Durante il lavoro onirico l'intensità psichica passa dai pensieri e dalle rappresentazioni cui spetta di diritto ad altri pensieri e rappresentazioni che non ci si sttenderebbe che pretendessero un simile risultato. Nel corso di questo processo di postamento onirico si osserva anche la trasformazione dell'intensità psichica in vivacità sensoriale.

Il contenuto onirico consiste perlopiù in situazioni visive; i pensieri onirici debbono dunque in un primo tempo subire un trattamento che li renda idonei a questo tipo di raffigurazione.
Tutti i sogni della stessa notte provvengono dalla stessa cerchia di pensieri.

Oltre alla condensazione, allo spostamento e al rifacimento visivo del materiale psichico, esiste un'altra attività, il cui contributo non è per la verità riconoscibile in tutti i sogni: l'attività di ordinare gli elementi onirici in modo che questi si congiungano tra loro formando una composizione onirica. Ma per l'analisi il sogno che somiglia a un cumulo disordinato di frammenti sconnessi ha lo stesso valore dle sogno ben levigato e provvisto di una superficie.

F. spiega come continuando nella propria autoanalisi giunge alla fine a pensieri che lo sorprendono, che non soltanto gli appaiono estranei ma anche sgradevli. Questi pensieri sono stati effettivamente presenti nela vita psichica e anche dotati di una certa intensità, ma si sono trovati in una situazione psicologica particolare in seguito alla quale non sono potuti diventare coscienti. A questo stato particolare F. da il nome di rimozione. Si giunge così al concetto della deformazione del sogno, che è opera del lavoro onirico e serve alla dissimulazione, all'intenzione di nascondere.
Secondo il loro comportamento nei confronti dell'appagamento di desiderio, i sogni si distinguono in tre categorie.
Prima: quelli che rapresentano in modo scoperto un desiderio non rimosso (sogni di tipo infantile, rari negli adulti).
Seconda: i sogni ce esprimono velatamente un desiderio rimosso. 
Terza: i sogni che rappresentano un desiderio rimosso, ma senza, oppure con insufficiente copertura; questi ultimi sono regolermente accompagnati da angoscia, che interrompe il sogno.

F. suppone che nel nostro apparato psichico esistano due istanze creatrici di pensiero, i prodotti dell'una hanno accesso alla coscienza, mentre l'attività dell'altra è di per sé inconscia e può giungere alla coscienza solo attraverso l'altra. Al confine tra le due istanze, nel punto di passaggio tra la prima e la seconda, si trova una censura che lascia passare solo ciò che le è gradito e trattiene il resto. Ciò che è stato respinto dalla censura si trova in stato di rimozione. In determinate condizioni, una delle quali è lo stato di sonno, il rapporto di forza tra le due istanze si muta in modo che il materiale rimosso non può più essere completamente trattenuto. Nello stato di sonno il materiale sino ad allora rimosso riuscirà perciò ad aprirsi la via verso la coscienza. Dato però che la censura non è mai eliminata, ma semplicemente diminuita, esso dovrà sopportare dei mutamenti, che ne attenuino la sconvenienza. Ciò che diventa cosciente in questo caso è un compromesso tra ciò che la prima istanza si propone e ciò che l'altra esige. Rimozione - allentamento della censura - formazione di compromesso costituiscono pertanto lo schema base dell'instaurazione di molte altre strutture psicopatologiche.
Una volta superato lo stato di sonno, la censura si ristabilisce rapidamente in tutta la sua grandezza e può quindi nuovamente distruggere ciò che le è stato strapato durante la sua debolezza.

Il sogno risulta essere dunque il custode del sonno.
Lo stato di sonno è reso possibile unicamente dall'allontanamento degli stimoli che potrebbero imporre all'apparato psichico mete diverse da quella del sonno. Il sogno, mostrando il desiderio appagato e trovando credito durante il sonno, elimina il desiderio e rende possibile il sonno.
Il sogno opera una speci edi eliminazione psichica del desiderio represso, o formato con l'aiuto di materiale rimosso, presentandolo come appagato; ma sodisfa anche l'altra istanza, permettendo la continuazione del sonno.

La maggior parte dei sogni di adulti viene ricondotta dall'analisi a desideri erotici. Nessun altro gruppo di pulsioni ha subito una così ampia repressione, per le esigenze imposte dall'incivilimento, come appunto le pulsioni sessuali, inolte queste sanno sotrarsi meglio delle altre al dominio delle più elevate istanze psichiche.
Quasi ogni uomo civile ha serbato in un qualche rispetto la strutturazione infantile della vita sessuale, si comprende dunque come i desideri sessuali infantili rimossi forniscano le forze motrici più frequenti e robuste per la formazione dei sogni. Il mteriale delle rappresentazioni sessuali non può venir raffigurato come tale,ma deve essere sotituito nei sogni da allusioni e simboli.
Il simbolismo onirico non è peculiare dle sogno, ma regna sovrano in egual misura nele favole, nei miti e nele leggende, nelle battute e nel folklore. Non viene creato dal lavoro onirico: si tratta invece di una particolarità - probabilmente del nostro pensiero inconscio - che fornisce al lavoro onirico il materiale per la condensazione, lo spostamento e la drammatizzazione.

VOLUME SESTO OSF
Tecnica della psicoanalisi (1911-12)
L'impiego dell'interpretazione dei sogni nell apsicoanalisi (1911)
Freud con questo scritto tenta di correggere la tendenza a quell'epoca dominante di fare dell'interpretazione dei sogni l'elemento principale ed unico dell'analisi e a preseguire la intepretazione di ciascun sogno fino alla completa spiegazione, trascurando l'altro materiale che il paziente frattanto produce. Freud mette in rilievo come le resistenze del paziente possano utilizzare questo comportamento del medico per sabotare il suo lavoro. In qualche caso la produzione onirica è così abbondante ed il progresso del malato nella comprensione dei sogni così esitante che l'analista non potrà fare a meno che questo modo di presentare il materiale non è altro che una manifestazione di resistenza. Ad una tecnica di questo genere  bisogna contraporre la regola secondo la quale è della massima importanza conoscere in ogni momento la superficie psichica del malato. Questa meta terapeutica non deve mai essere sacrificata a favore dell'interesse per l'interpretazione dei sogni. Ci si guardi in generale dal lasciar emergere un interesse dle tutto particolare per l'interpretazione dei sogni o dal destare nel malato l'opinione che il lavoro non possa procedere se egli non porta sogni in analisi. Si corre altrimenti il rischio di indirizzare la resistenza verso la produzione onirica. L'interpretazione completa di una produzione onirica di una qualche ampiezza coincide con il compimento di tutta l'analisi. Se di esso si è preso nota all'inizio dell'analisi, lo si capirà forse al termine di essa, a distanza di mesi. Lo stesso accade quandi si tratta di comprendere un singolo sintomo (per esempio quello principale). Tutta l'analisi serve a spiegare questo sintomo; durante il trattamento bisdogna sforzarsi di afferrare, secondo un certo ordine, ora l'una ora l'altra parte del significato del sintomo, finché non si riesce a comporle tutte in unità.
Nel trattamento analitico l'interpretazione dei sogni non deve essere esercitata come un'arte a sé stante, ma il suo impiego deve essere assogettato a quelle regole tecniche che guidano in generale lo svolgimento della cura.


Riguardo alla biologia e il sogno e alla memoria e il sogno, vedi anche COSCIENZA SOGNO E MEMORIA.

Bibliografia:
L'interpretazione dei sogni (1899) OSF;
Il sogno (1900) OSF;
L'impiego dell'interpretazione dei sogni nella psicoanalisi (1911) OSF;
Metamorphoses of the Interpretation of Dreams, Int. J. Psychoanal., 81: 1155-1183, Grubich-Simitis I. (2000)

Studi sull'isteria

Il punto di partenza dal quale F. mosse i primi passi verso la scoperta della psicoanalisi fu lo studio dell'isteria. Gli studi sull'isteria non rappresentano tanto l'espressione di una posizione scientifica consolidata, quanto piuttosto la testimonianza di un pensiero in movimento, e sono tuttoggi di riferimento per  iniziare il  cammino di chi desidera avvicinarsi a compendere li pensiero analitico.
In quest'opera F. e Breuer presentano i successi ottenuti nel trattamento dei sintomi isterici e le loro prime ipotesi. E' a partire dal 1882 che F. si interessa del ruolo della suggestione e dell'ipnosi nel trattamento dei malati che soffrono di isteria.
Negli Studi sull'isteria, opera che costituisce il risultato di più di dieci anni di lavoro clinico, Freud e Breuer desscrivono in dettaglio il trattamento di 5 malati e ciascuno di loro dedica un capitolo alle proprie ipotesi. Quello scritto da Freud, intitolato "per la psicoterapia dell'isteria" presenta le basi cliniche e teoriche della psicoanalisi.
Fu ascoltando il suo amico e collega Joseph Breuer raccontargli nel 1882 i successi ottenuti nel trattamento dei sintomi isterici di una giovane paziente, Anna O., che Freud rivolse la sua attenzione alla possibilità dell'ipnosi nel trattamento dei pazienti isterici. Per conoscerne di più decise di frequentare uno stage a Parigi presso Charcot tra il 185 e il 1886, poi a Nancy presso Bernheim nel 1889. Charcot conferì all'isteria lo statuto di una entità nosografica ben delimitata e ne fece oggetto di studi e ricerche,abbandonando le tesi medievali che attribuivano l'isteria ad un eccitamento di origine uterino o alla simulazione. Egli classificò l'isteria tra le malattie nervosi funzionali e non organiche osservando che la distribuzione delle paralisi isteriche era aleatoria e differente dalla distribuzione  radicolare osservata nelle paralisi neurologiche. Charcot utilizzava la suggestione pnotica per fare sparire i sintomi isterici, sopratutto con finalità dimostrative e non curative.
La pubblicazione degli Studi sull'isteria segnò anche la fine della collaborazione con Breuer, in parte anche perché questi non era convinto dell'importanza dei fattori sessuali nell'origine dell'isteria, sui quali Freud poneva sempre più l'accento.

Sul meccanismo psichico dei fenomei isterici (J. Breuer, S. Freud)
Gli autori riprendono il testo della "comunicazione preliminare" già pibblicata nel 1893. Gli autori scrivono che l'incidente che ha provocato per la prima volta i sintomi dell'isteria generalmente sfugge al semplice esame clinico e il malato spesso ha perduto il ricordo di questo evento. Generalmente è necessario ipnotizzare i malati per ridestare in loro i ricordi del tempo in cui il sintomo si è manifestato per la prima volta. Molto spesso sono episodi dell'infanzia ad essere all'origine del fenomeno morboso. Le ossevazioni fino ad alora effetuate inducevano gli autori a ritenere che fosse dimostrata una analogia patogena comune nella isteria e nella nevrosi traumatica, attribuendo ad un trauma psichico l'origine dell'isteria. Il ricordo del trauma psichico "agisce come un corpo estraneo", che deve essere considerato come un agente patogeno. "L'isterico soffrirebbe per lo più di rieminescenze". Il risveglio del ricoedo traumatico determina la scomparsa die sintomi. Il linguaggio svolge un ruolo determinante nell'effetto catartico. "Nella parola l'uomo ritrova un surrogatoidell'azione, e con l'aiuto della parola l'affetto può essere abreagito in misura quasi uguale. In altri casi il parlare è di per sé il riflesso adeguato" chedetermina il liberarsi da un peso. Gli autori attribuiscono i fenimeni isterici a una scissione della coscienza. Il metodo terapeutico consisterebbe nell'"eliminare l'efficienza della rappresentazione originariamente non abreagita, in quanto consente al suo affetto incapsulato di sfociare nel discorso e la conduce alla correzione associativa traendola nella coscienza normale o annullandola mediante suggestione, così come accade nel sonnambulismo con amnesia".
Successivamente F. farà esperienza di comel'ipnosi dia risultati solo parziali e non permanenti e di come si a possibile con il metodo delle libere associazioni portare il malato ad essere consapevole di rappresentazioni inconsce senza che sia in stato di ipnosi o di suggestione, anzi che proprio il fatto che possa divenire consciente di materiale rimosso senza essere in stato di alterazione della coscienza consente una possibilità di maggiore consapevolezza successiva del malato dopo il trattamento ed un benessere più stabile e duraturo. Così F. passerà ad abbandonare l'impnosi ponendo le basi di una nuova scienza: la psicoanalisi.




Bibliografia:
Opere di Sigmund Freud - Boringhieri;
Leggere Freud - Jean-Michel Quinodoz

Le neuropsicosi da difesa - 1894

DIRETTAMENTE DALL'OPERA DI FREUD:
Il fatto che quanto si può ora comprendere riguardo ai sintomi dell'isteria giustifichi l'ipotesi di una scissione della coscienza [F. non parla di scissione dell'Io] con conseguente formazione di gruppi psichici [il concetto di "gruppi psichici", qui introdotto, ricorre molte volte in questo periodo] separati, è un dato che [...] dovrebbe ormai avere ottenuto il consenso generale. Meno chiare sono invece le varie opinioni sull'origine di questa scissione della coscienza [...].
Secondo la dottrina Di Janet, la scissione della coscienza costituisce un carattere distintivo primario dell'alterazione isterica e si basa su una deficienza costituzionale della capacità di sintetizzare gli elementi della vita psichica, ne deriva uno stigma psichico che attesta la degerazione del soggetto isterico.
Secondo F. e Breuer, come espresso nella comunicazione "Sul meccanismo psichico dei fenomeni isterici", "base e condizione" dell'isteria è la presenza di particolari stati di coscienza di tipo traumatico con limitata capacità di associazione, stati per i quali Breuer propone il nome di "stati ipnoidi". La scissione sarebbe dunque secondaria, acquisita, e può avere luogo solo in quanto le rappresentazini affioranti negli stati ipnoidi sono tagliate fuori dai raporti associativi con il rimanente contenuto della coscienza.
F. cita tre forme patologiche nelle quali è evidente come la scissione sia secondaria.
Nella prima forma la scissione deriverebbe successivamente ad un atto di volontà del malato, anche se il malato non è consapevolmente che cercherebbe la scissione della coscienza.
Vi è poi una terza forma di isteria nella quale la scissione della coscienza roiveste un ruolo marginale. Sono questi i casi nei quali non si ha che il perdurare della reazione di fronte allo stimolo traumatico: isteria da ritenzione.
Per quanto si riferisce alle fobie e alle ossessioni, ci interessa solo quella terza forma di isteria che F. ha chiamato isteria da difesa, volendo con tale termine distinguerla dalla isteria da ipnoide e da quella da ritenzione.
Freud afferma che nei casi da lui analizzati non si può parlare né di tare ereditarie né di deficit degerativo costituzionale. Sostiene che la "base e condizione" dell'isteria è la presenza di particolari stati di coscienza di tipo traumatico con limitata capacità di associazione, per i quali Breuer propone il nome di "stati ipnoidi". La scisione della coscienza è dunque secondaria, acquisita in momenti ipnoidi.
Nessuno ora immaginerebbe che non ci sia un fatore anche biologico o predispnente a qualsiasi struttura psicologica, ma F. dialoga con chi riteneva di fatto immodificabile un tale aspetto della personalità, l'innovazione che porta F. nella psichiatria e nella psicologia è la speranza di poter curare tali aspetti non ritenendoli semplicemente innati o, pegigo ancora, legati a degenerazione di personalità per colpa o vizio.
F. cita poi altri due forme di isteria. Nella prima di queste la scissione del contenuto di coscienza è conseguenza di un atto di volontà del malato: l'intenzione dle malato non è primariamente questa ma non raggiungendo il suo scopo provoca una scissione della coscienza.
In una terza forma di isteria la scissione della coscienza riveste un ruolo insignificante o nullo. In questi casi non si ha che il perdurare della reazione di fronte all stimolo traumatico: "isteria da ritenzione".
La seconda forma è quella che riguarda le fobie e le ossessioni e che F. chiama isteria da difesa, distinguendola da quella ipnoide e da ritenzione.
Nei pazoienti da lui analizzati F. afferma esservi stata una condizione di sanità psichica fino al momento in cui nella loro vita ideativa non si sia presentata una esperienza, una rappresentazione, una sensazione che aveva suscitato un affetto talmente penoso, che il soggetto aveva deciso di dimenticarla, convinto di non avere la forza necessaria a risolvere il contrasto esistente tra questa rapresentazione incompatibile e il proprio Io.
Attualmente e, nelle sue opere successive lo stesso Freud, non si ritiene facilmente che la malattia esordisca senza che non si siano primaverificate in epoche precedenti delle precondizioni di fragilità o di sensibilità a specifici fatto o eventi della vita che, in un secondo tempo, fanno esordire il disturbo dopo un evento scatenante (scatenante e dunque non eziopatogenetico).
Nella capacità di provocare un tale stato di scissione della coscienza dice Freud che va ravvisata la disposizione patologica del malato, non necessariamente identificata nella degenerazione personale o ereditaria.
Il compito che l'Io si propone quando si trova in stato di difesa, e cioé quello di considerare come non arrivée la rappresentazione incompatibile non può essere direttamente assolto dall'Io; una volta comparsi sia la traccia mnestica che l'affetto che aderisce alla rappresentazione non possono più essere cancellati. Questo compito può tuttavia essere approssimativamente assolto quando si riesca a rendere debole, da forte che era, la rappresentazione, strappandole il suo affetto, la somma di eccitamento di cui essa era gravata. La somma di eccitamento che è stata staccata da essa deve però essere indirizzata verso un'altra utilizzazione.
Fino a questo punto l'isteria, le fobie e le ossessioni mostrano di seguire uno stesso processo, da qu in avanti però le loro strade si separano.
Nell'isteria la rappresentazione incompatibile è resa inoffensiva dal fatto che la sua somma di eccitamento viene trasformata in qualcosa di somatico, processo per il quale F. propone in questo scritto per la prima volta il termine di conversione. La conversione può essere totale o parziale e si realizza a carico di quella innervazione motoria o sensoria che risulta più o meno strettamente conessa con l'esperienza traumatica. La traccia mnestica della rapresentazione rimossa non è scomparsa, ma a partire da questo momento costituirà il nucleo di un secondo gruppo psichico.
Se i soggetti con disposizione alla nevrosi non hanno attitudine alla conversione ma se, tuttavia, per difesa da una rappresentazione incompatibile, ne vengono separando il suo affetto, allora questo affetto è costretto a restare nella sfera psichica. La rappresentazione indebolita rimane nella coscienza, esclusa da ogni associazione; il suo affetto, divenuto libero, aderisce però ad altre rapresentazioni, in sé non incompatibili, che, a loro volta, a causa di questo "falso nesso", si trasformano in rappresentazioni ossessive, come accade nelle ossessioni o nelle fobie.
F. sottolinea che in tutti i casi da lui analizzati, a fornire un affetto penoso di natura perfettamente identica a quello aderente la rappresentazione ossessiva era stata la via sessuale.
Come rappresentazione con la quale effettuare il falso nesso dell'affetto divenuto libero dalla rappresentazione incompatibile, può essere utilizzata qualsiasi rappresentazione che, per sua natura, sia conciliabile con la qualità di quel dato affetto, oppure che, con la rapresentazione incompatibile, dimostri di avere rapporti in conseguenza dei quali appaia idonea a costituirne il surrogato. Così l'angosdcia divenuta libera si riversa sulle comuni fobie primarie che l'uomo presenta per gli animali, i temporali, l'oscurità eccetera, oppure su cose in qualche modo decisamente associate alla sessualità, sopratutto l'urinare, il defecare, l'imbrattare e l'infettare.
Il vantaggio che l'Io, per giungere alla difesa, consegue battendo la via della trasposizione dell'affetto, è un vantaggio di gran lunga inferiore a quello dato, nell'isteria, dalla conversione dell'eccitamento psichico in innervazine somatica. L'affetto di cui l'Io ha sofferto non diminuisce e resta invariato tanto quanto prima, solo che la rappresentazione incompatibile, soffocata, resta esclusa dal ricordo. A loro volta le rapresentazioni incompatibili rimosse formano il nucleo di un secondo gruppo psichico che risulta accessibile anche senza l'ausilio dell'ipnosi.    
F. per la prima volta in questa scritto parla anche di fuga nella psicosi, ossia di casi dove viene messa in atto una forma di difesa tanto energica ed efficace con la quale l'Io respinge la rappresentazione incompatibile unitamente al suo affetto e si comporta come se, all'Io, la rappresentazione non fosse mai pervenuta, il soggetto viene così a trovarsi in uno stato di psicosi classificabile secondo il Freud dell'epoca come "follia allucinatoria". L'Io si strappa alla rapresentazione incompatibile ma questa è inseparabilmente connessa ad un pezzo di realtà.


Bibliografia:
OSF - Boringhieri